GAP
Gruppo Animazione Pensionati

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Regnava una simpatica atmosfera di grotto al centro sportivo di Gentilino, sia per le tovaglie a quadretti bianchi, rossi e rosa sia per il fumo che cominciava ad alzarsi sotto le esperte mani del nostro fuochista Urs. Si mormora che le tovaglie siano state dipinte a mano quadrettino per quadrettino direttamente dal nostro Presidentissimo, fatto non comprovato e difficile da credere senza testimoni attendibili. Lasciamo però il dubbio! Battute a parte, sono stati una quarantina i Gappini che hanno risposto presente all’invito del Comitato, un numero incoraggiante.

Alle dieci abbiamo dato fuoco a legna e carbonella, preparato i tavoli e le panchine dopo averli puliti ben bene (qui grazie alle signore) e cominciato a precuocere le puntine che per essere buone e ben cotte, come in effetti lo sono state, devono arrostire a lungo. Nell’attesa non siamo ovviamente rimasti a bocca asciutta: abbiamo bagnato il becco con un bianco di Yvorne e respirato così un po’ di aria del Lemano gustando della buona salumeria e formaggi ticinesi. Dall’esperienza e dall’impegno della nostra cuoca preferita Claudia è infine uscita “la grigliata perfetta”: puntine, luganiga, alette di pollo, bratwurst: non c’era che l’imbarazzo della scelta. E la scelta è caduta … su ciascuna di queste bontà, senza esclusione di sorta. Il tutto accompagnato da insalata, pomodori e patatine e annaffiato da un ottimo merlot ticinese. Per chiudere il pranzo e tornare più leggeri cosa di meglio di un sorbetto di limone con limoncello che tutti hanno apprezzato: il coronamento ideale di una grigliata perfetta. Un doveroso grazie a Claudia per … aver subito il calore della griglia per prepararci un ottimo pranzo. Urs e Paolo Zaniol si sono comunque dimostrati solidali e hanno dato un colpo di mano a Claudia.

In fin dei conti, la grigliata è sempre una proposta che scatena simpatia, allegria e immagini di lieta convivialità, come si può evincere anche dalle foto che trovate nella gallery. Ritornano alla mente i ricordi di quando attorno al fuoco del camino c’era tutta la vita familiare e sociale: ci si scaldava, si cucinava, si discuteva, si ascoltavano le storie dei nonni, si raccontavano le fiabe ai bambini. C’era il passato, il presente e la speranza di un bel futuro. E ancora oggi la legna che arde è simbolo di calore umano, di legami che si intrecciano e si consolidano, proprio come per noi colleghi pensionati.

Tornando a casa ognuno porterà con sé un bel ricordo di queste ore trascorse insieme al fresco dei maestosi alberi di Gentilino.

Prossimo appuntamento: mercoledì 25 settembre per la visita di Pavia. Aspettiamo la tua iscrizione!